Dando uno sguardo oltreoceano, vi stupirà sapere che persino Amazon, il gigante dello shopping online, prospetta l’apertura di una catena di negozi fisici con l’intento di sfidare i supermercati tradizionali. E non solo. Intanto, il primo è già sorto a Seattle ad inizio 2017.
Amazon continua a stravolgere il concetto di acquisto così come l’abbiamo sempre inteso. Battezza così negozi di nuova generazione con il nome di Amazon Go. Si tratta di negozi privi di casse e dai quali si esce senza compiere alcun pagamento. Suona strano, vero? Ecco come funziona: si entra nel negozio passando il proprio smartphone su un lettore e da quel momento si viene monitorati. Qualsiasi prodotto prelevato dagli scaffali viene aggiunto al nostro conto. Usciti dal negozio, Amazon addebita il totale sulla carta di credito. Il tutto senza aver fatto file, senza aver passato i prodotti in cassa e senza aver tirato fuori il portafogli.
Perché Amazon investe nell’offline?
Ma riflettendoci un po’, come mai Amazon, il gigante dell’e-commerce, cambia strategia di marketing e decide di integrare l’online con l’offline, ovvero con i negozi fisici? Sembra quasi una contraddizione, un ossimoro. In realtà, sarebbero molti i prodotti che spesso i clienti rifiutano di acquistare online (mobili, elettrodomestici e prodotti alimentari, soprattutto freschi come carne e pesce) e non è un caso che Amazon Fresh detenga solo il 3% del mercato delle consegne a domicilio di generi alimentari negli Stati Uniti.
Infatti, tra le abitudini d’acquisto di prodotti alimentari, i consumatori preferiscono vedere e scegliere di persona ciò sembra migliore alla vista (es. la carne più rossa) per poi farselo consegnare direttamente a casa con un pronto servizio di consegna a domicilio e, come afferma, in un’intervista, l’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos “È un po’ questa la tendenza del futuro”.
Omnicanalità: cos’è e perché
Questa tendenza di cui parliamo mette in risalto quel fenomeno che prende il nome di omnicanalità, ovvero l’integrazione fra canali di vendita online e offline, fra la dimensione digitale e quella fisica. Cos’è l’omnicanalità? È l’uniformità dell’esperienza d’acquisto attraverso l’uso simultaneo di tutti i canali che interessano lo shopping.
A questo proposito citiamo un articolo molto interessante: “Oggi i consumatori entrano in negozio già informati sui prezzi e caratteristiche di un prodotto, e si aspettano che gli addetti che li accolgono ne sappiano più di loro e possano offrir loro un servizio in più.” Da cui si evince la necessità, da parte di brand e retailer, di individuare soluzioni pratiche e rapide da implementare a quelle preesistenti per saper rispondere alle aspettative del consumatore odierno iperconnesso (Segnatevi questa parola: omnicanale. È la chiave del successo, Silvia Vianello). Il cliente cerca sempre più un’esperienza d’acquisto che possa definirsi personalizzata. Ecco qualche esempio di omnicanalità:
- Ci si informa online su prezzi e caratteristiche, però poi si va in negozio per acquistare il prodotto;
- Si compra online il prodotto ma si preferisce ritirarlo in negozio;
- Si sceglie e si compra il prodotto in negozio ma si chiede la consegna direttamente presso il domicilio;
- Ci si reca al negozio fisico per vedere il prodotto ma poi si usa lo store online per ordinarlo e pagarlo;
E così via dicendo, dando vita a fenomeni di omnicanalità ancor più ramificati.
In conclusione, assodata l’esistenza di un filo diretto fra omnicanalità ed esperienza d’acquisto personalizzata, spetta alle aziende rispondere velocemente alle esigenze degli utenti-consumatori. Come? Rinnovandosi costantemente e sviluppando una strategia omnicanale e glocale che tenga conto di tutti i canali fruibili e dei vari target di riferimento, ovvero creando il giusto mix nel minor tempo possibile.